La chirurgia ossea ricostruttiva si occupa del recupero delle atrofie delle ossa mascellari allo scopo di ottenere le condizioni per un recupero della funzionalità masticatoria tramite impianti osteointegrati.
La presenza di una sufficiente quantità di tessuto osseo sano a livello del sito ricevente è una delle condizioni più importanti per ottenere e mantenere nel tempo elevate percentuali di successo di una riabilitazione implantare.
Si divide in:
Espansione della cresta. L’espansione della cresta ossea ha lo scopo di aumentarla in senso orizzontale in modo da ottenere uno spessore osseo superiore al diametro dell’impianto da inserire. Una volta ottenuta l’espansione è possibile inserire l’impianto senza esposizioni così da garantirne una maggiore percentuale di successo a lungo termine.
Innesti. Gli innesti ossei hanno lo scopo di ricostruire le perdite dove le altre tecniche non sono in grado di ottenere risultati soddisfacenti. Necessitano di un intervento di prelievo da siti donatori sia intraorali ma anche da sedi extraorali. Per questo motivo e grazie al continuo miglioramento dei sostituti ossei vengono praticate raramente.
Grande rialzo del seno mascellare. Il grande rialzo di seno mascellare è una tecnica complessa e relativamente recente. In mani esperte permette di ottenere un aumento osseo in senso verticale nella zona posteriore del mascellare superiore così da permettere l’inserimento di impianti anche dove il supporto è quasi inesistente. Tale metodica prevede l’apertura di una botola laterale senza ledere la membrana epiteliale interna del seno, la quale una volta scollata funge da contenitore dell’innesto osseo. Nei casi in cui siano presenti almeno 4 mm di osso è possibile il contemporaneo inserimento degli impianti altrimenti diventa necessario inserirli una volta che si sia ottenuto l’osso necessario (da 6 a 9 mesi).
Mini rialzo del seno mascellare. Il mini rialzo di seno mascellare è una tecnica relativamente semplice e recente. Permette di fare dei piccoli aumenti di osso in senso verticale (fino a 4/5 mm) all’interno del seno mascellare direttamente dalla sede dell’impianto. La metodica prevede che una volta preparata la sede dell’impianto fino alla corticale del seno mascellare si effettui una piccola frattura utilizzando degli osteotomi ed un martelletto chirurgico per poi inserire delle piccole quantità di innesto osseo particolato. Una volta ottenuto il sollevamento della membrana senza averla lacerata è possibile inserire nella stessa seduta un impianto leggermente più lungo dell’osso disponibile.
Rigenerazione ossea ricostruttiva. Le tecniche di rigienerazione ossea ricostruttiva sono una evoluzione di quelle utilizzate dall’inizio degli anni ’90 per le problematiche dentali. La rigenerazione viene ottenuta attraverso l’utilizzo di membrane semipermeabili di tipo riassorbibile o non riassorbibile che permettono di evitare l’invasione dei tessuti molli nelle zone da rigenerare e danno il tempo all’osso ricevente di legarsi all’osso aggiunto. Viene utilizzata dove non si debbano ottenere grandi ricostruzioni o dove non siano utilizzabili le tecniche già descritte.